Traduco quasi integralmente questo post da The Unofficial Apple Weblog per il suo significato in giorni dove sembra che tutto si riduca a quanto prende l’antenna e alle custodie gratis. Inoltre si legge qualche trucco interessante per gli appassionati di fotografia, probabilmente anche per i fotografi non appassionati.
Fino a un recente viaggio nel Canyon de Chelly, Arizona nordorientale, non avevo compreso pienamente come i prodotti Apple siano diventati importanti nel mio flusso di lavoro […] e di come le cose siano radicalmente cambiate da quando avevo una fotocamera Canon a pellicola, uno zaino pieno di obiettivi e pellicola Fuji a volontà. […]
La gran parte delle mie immagini transita da hardware Apple e programmi Apple o indipendenti. Porto in viaggio con me il mio MacBook Pro e scarico le immagini da una scheda Compact Flash; posso scorrere le immagini in Aperture o iPhoto.
In questo viaggio, siccome i canyon erano pieni di ombre profonde, ho deciso di scattare alcune immagini con la tecnica Hdr: si combinano tre o più immagini riprese con diversi tempi di posa. Uso Photomatix per Mac, che svolge un ottimo lavoro di allineamento delle immagini e mappatura delle tonalità per darmi una eccellente gamma dinamica. Non è una tecnica per tutti, ma usata con mano leggera può rendere in modo davvero eccellente paesaggi straordinari.
La qualità fotografica di iPhone 4 è stata una sorpresa. Chiaramente non lo uso come fotocamera principale, ma sono rimasto sorpreso da alcuni scatti presi con Pro Hdr, app da 1,59 euro che combina due immagini con differente esposizione. Sono rimasto impressionato e si possono vedere i risultati nella gallery dell’articolo.
Ho ricevuto una sorpresa piacevole anche da quanto sia risultata utile l’app Navigon. Nel canyon ha scelto un percorso migliore di quello del mio navigatore. Mi sono piaciuti i panorami 3D delle mesa e delle butte che scorrevano sullo schermo e ho anche usato la funzione Navigon Google per localizzare i luoghi più prossimi per rifornimento e cibo.
Una delle cose che mi piacciono di iPhone è l’inserimento dei dati di posizione geografica e altitudine nei metadati dell’immagine. La mia Canon 5D ha più di cinque anni e non lo fa. Ma ancora una volta ci ha pensato iPhone 4. Un’app chiamata PlaceTagger mi ha permesso di tenere nota della mia posizione durante il giorno e gli orari in cui mi trovavo in ciascuna località. Sincronizzato l’orologio interno della Canon con quello di iPhone, ho architettato un trucco. Tornato a casa, ho acceso PlaceTagger su iPhone, che grazie alla rete Wi-Fi si è collegato alla copia di PlaceTagger su Mac. Ho aperto la cartella delle immagini e il software ha inserito nelle foto la giusta località in funzione dell’ora dello scatto. Anni dopo posso consultare i dati dell’immagine e risalire al punto esatto in cui è stata ripresa. Ci sono soluzioni hardware a questo problema, tutte però più costose dei 7,99 euro di PlaceTagger, che nella nuova versione supporta pure il multitasking di iOS 4. […]
Esistono altre app per tenere nota della posizione geografica e non mancano le soluzioni Hdr per iPhone e Mac. Ho parlato delle soluzioni che uso io e con cui mi trovo molto bene.
Tutto sommato, la fotografia ha attraversato proprio una rivoluzione e devo ringraziare Apple, così come i produttori indipendenti, per avere cambiato le cose in meglio.
Mica per altro, ma ancora dopo tre anni si parla di iPhone come se contasse solo l’aspetto cellulare.