AppleJack è arrivato alla versione 1.6 e ora funziona bene anche con Snow Leopard.
Una volta nella vita toccherà a chiunque riavviare il Mac in Single User Mode tenendo premuto Comando-S all’avvio. E quasi nessuno di noi avrà in testa, meno che mai su un foglietto, i criptici ordini da digitare (su una tastiera di layout americano, auguri di trovare il trattino e lo slash se non ricordi dove stanno) per cercare di rimettere in ordine il disco, svuotare le cache e fare altro.
Con AppleJack installato basterà invece digitare applejack
e avremo a disposizione un menu semplice, per quanto in inglese. Digitando x
apparirà anche un menu per esperti, più versatile e naturalmente pericoloso per un non addetto. Digitando invece applejack auto
, il programma fa tutto da solo. Digitando applejack auto restart
, il Mac riparte da solo al termine delle operazioni. Digitando man applejack
si può scoprire tutto il resto.
AppleJack è invisibile, non consuma spazio, non consuma memoria, è gratuito, serve solo in caso di problemi.
Naturalmente va installato prima dei problemi e chi non lo fa rinuncia a una possibilità in più di togliersi dai pasticci con facilità. Per giunta gratis ed efficace. Un normale coltellino svizzero risponde perfettamente al secondo requisito, mentre il primo è decisamente meno garantito.