Due le osservazioni più sciocche raccolte tra le numerose (e spesso sensate) su iPad.
Quella che vince in assoluto è la domanda ma in quanto tempo si opacizza lo schermo a causa dello sfregamento delle dita? Al che uno risponde che lo schermo è di vetro e non di marmo e le scritte che appaiono a video non sono serigrafate ma corrispondono a cristalli liquidi e si rende conto come la risposta sia talmente sciocca che la domanda doveva esserlo un bel po.
Secondi in classifica arrivano gli arbiter elegantiarum che si stracciano le vesti perché su un iPad utilizzato compaiono, ohibò, i segni delle ditate, che uno poi ci fa brutta figura in salotto con gli amici.
È gente nelle cui tastiere dei di cui computer vivono colonie di batteri – se son solo batteri – che fanno invidia a uno zoosafari, solo che non si vedono e allora va bene tutto.
iPad è una versione 1.0 e ci sono evidentemente cose migliorabili, numero uno il trasferimento di file tra iWork su Mac e iWork su iPad. Tuttavia non è obbligatorio dire cose insensate solo perché sono venute in mente, ecco.
Semmai, qualcuno dica a quelli di Wordpress che la app omonima ha bisogno di una rinfrescata; sulla tastiera di iPad viene voglia di sprecarsi ad aggiungere un corsivo o un grassetto, ma l’interfaccia, per quanto mi sembra di capire, non ci arriva ancora.