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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

5 mar 2010

Programmatori del caso

Microsoft ne ha combinate tali e tante con l’imposizione al mondo di Internet Explorer che l’Unione Europea, unico luogo di raccolta di ottusità complessiva comparabile, ha fatto la voce grossa. Così ora Microsoft propone su Windows 7 venduto in Europa una pagina di scelta del browser che propone cinque alternative di installazione, tra dodici browser.

La pagina dispone cinque browser diversi in modo diverso ogni volta che la si carica. A caso, dichiara Microsoft.

Non è a caso per niente.

E a questo punto verrà da pensare a una malvagia manipolazione dei risultati.

Peggio, molto peggio: la pagina è male programmata. Dato il problema di disporre a caso cinque elementi, Microsoft – non il dilettante della domenica – non è capace di (o non vuole, peggio al cubo) elaborare una soluzione corretta.

Se ne sono accorti per primi in Slovacchia. Posto interessante, gente simpatica, ottima birra, non certo la capitale della programmazione.

Rob Weir verifica che l’errore c’è e spiega ai tecnicamente inclinati come andrebbe evitato. Per superprogrammatori si trova anche una descrizione teorica e pratica della problematica.

Una buona spiegazione della mediocre qualità di Windows è che Microsoft, prima software al mondo con oltre trent’anni di esperienza, non sa mettere insieme un pezzettino di JavaScript come si deve.

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