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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

22 feb 2010

Il brivido dello sconosciuto

Molti, molti anni fa scrivevo una rubrica intitolata 20 minuti di Internet. Usavo URoulette, un sito che caricava indirizzi Internet completamente a caso, e commentavo in un articolo la mia navigazione nell’ignoto per un intervallo di venti minuti.

Oggi URoulette esiste ancora, ma sono altri tempi. Non è più possibile pensare che, per quanto casuale, possa arrivare dappertutto. Forse anche molto del brivido della scoperta è figlio di un’epoca passata.

Un diciassettenne russo ha riportato la stessa sfida in altro campo, con ChatRoulette. L’idea è la stessa, solo che navighiamo attraverso le webcam accese di persone a caso. Ed è accesa anche la nostra, di webcam.

L’esperienza è bizzarra, straniante e degna di essere vissuta almeno per qualche minuto. C’è chi non gradisce la nostra vista, chi attacca bottone, chi aspetta solo di attaccare bottone, chi passa da una webcam all’altra per pura curiosità eccetera eccetera. Non è affatto esclusa la possibilità di incontrare gente simpatica, interessante o inaspettata. Ovviamente è possibile incappare in uno stupido o in un esibizionista; il bello è che basta un clic sul pulsante Next per passare a un’altra webcam. E si può spegnere tutto in qualunque momento.

Da provare.

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