Quickloox

Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

29 nov 2009

Cibo (per la mente) in scatola

Guardo con diffidenza ai sistemi di virtualizzazione. Mi sembrano sempre sistemi per sprecare spazio su disco e Ram a disposizione del sistema operativo principale. Tutte fisime mie, beninteso; è roba utilissima. Infatti, nonostante la diffidenza, ho voluto provare a fare girare Chrome Os su VirtualBox.

È stato tutto più facile di quello che pensavo; è bastato scaricare l’immagine disco di Chrome Os messa a disposizione da gdgt.com e indicarla come disco per VirtualBox, impostato su macchina virtuale Linux di tipo Ubuntu.

Un tutorial visivo mi ha chiarito i pochi dubbi e nel giro di qualche minuto stavo provando Chrome Os, assai provvisorio, su un sistema virtuale con tastiera americana.

Poco importa però; ho abbattuto una barriera psicologica e sto già pensando alla prossima impresa, tipo installare nella scatola, pardon, macchina virtuale FreeBsd o proprio il Darwin open source di Apple.

Non sarà altrettanto facile o veloce, però se ne potrebbe imparare qualcosa.

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