Quickloox

Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

2 dic 2009

Cibo (per la mente) in scatola

Guardo con diffidenza ai sistemi di virtualizzazione. Mi sembrano sempre sistemi per sprecare spazio su disco e Ram a disposizione del sistema operativo principale. Tutte fisime mie, beninteso; è roba utilissima. Infatti, nonostante la diffidenza, ho voluto provare a fare girare Chrome Os su VirtualBox.

È stato tutto più facile di quello che pensavo; è bastato scaricare l’immagine disco di Chrome Os messa a disposizione da gdgt.com e indicarla come disco per VirtualBox, impostato su macchina virtuale Linux di tipo Ubuntu.

Un tutorial visivo mi ha chiarito i pochi dubbi e nel giro di qualche minuto stavo provando Chrome Os, assai provvisorio, su un sistema virtuale con tastiera americana.

Poco importa però; ho abbattuto una barriera psicologica e sto già pensando alla prossima impresa, tipo installare nella scatola, pardon, macchina virtuale FreeBsd o proprio il Darwin open source di Apple.

Non sarà altrettanto facile o veloce, però se ne potrebbe imparare qualcosa.

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