Casualmente mi sono ritrovato ieri in @Work proprio mentre arrivavano le primissime consegne delle novità Apple in ambito Mac.
Magic Mouse è affascinante. Molto più basso di Mighty Mouse (che diventa Apple Mouse per questioni di copyright), ha una linea parabolica filante e fantascientifica. Difficile resistere all’attrazione estetica dell’oggetto.
La parte inferiore è realizzata in solido alluminio, che appoggia sul tavolo tramite due binari di materiale da scorrimento. Il pulsante di accensione (Magic Mouse è wireless) è molto più solido è soddisfacente che su Mighty Mouse.
Paradossalmente, non è possibile – adesso – collaudarne le funzioni più interessanti, cioè la superficie che oltre a essere cliccabile permette il multitouch: il software apposito per il mouse compare in Mac OS X 10.6.2, ora in corso di approvazione, e poi ci sarà un aggiornamento speciale apposito per i Mac che vogliono usare Magic mouse senza usare Snow Leopard. Al momento, il risultato che si ottiene è un normale mouse a due pulsanti.
I ragazzi dello Store hanno qualche perplessità sul fatto che Magic Mouse possa scorrere troppo su una superficie eccessivamente permissiva. Lo si potrà verificare solo con l’arrivo del multitouch. Paradossalmente, Magic Mouse è un mouse fatto per lavorare benissimo in movimento, oppure da fermo; il multitouch lo candida più o meno a fare le funzioni di una trackball. Quindi la sua bontà dipende dal delicato equilibrio tra facilità di movimento e sicurezza che resti fermo quando a muoversi devono essere solo le dita in scorrimento.
Il mio feeling è ottimo, ma mi accorgo di non avere la testa educata a questa possibilità di multitouch; ora, quando mi serve, vado verso il trackpad. Domani dovrei invece pensare di averlo già a portata di mano e muovere solo le dita, anziché il braccio. Più o meno pratico? Lo si saprà appena arriva il software e con esso il multitouch. Per ora, a vederlo, viene voglia di comprarlo. Subito.