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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

8 set 2009

Tu quoque Ikea

Le petizioni online non servono a niente. Nondimeno, per pura questione di principio, ho firmato quella che chiede a Ikea di riconsiderare la decisione di adottare nei suoi materiali di stampa il font Verdana al posto del tradizionale Futura modificato.

I portavoce di Ikea hanno dichiarato che è una mossa per la riduzione dei costi e che l’uso a tappeto di Verdana semplificherà il lavoro di adattamento di cataloghi e altro materiale alle diverse lingue.

Qualunque grafico degno di questo nome sa che Verdana è fatto per lo schermo e non per la stampa e che magari si ridurranno anche i costi, ma certamente la qualità non aumenta.

Se a causa di brutta tipografia Ikea, che pure ha fondato il proprio successo anche sull’innovazione nel design, perdesse qualche vendita, non tanto da dover licenziare ma abbastanza da ripensare alla sua tipografia, ne sarei felice.

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