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11 lug 2009

Primi passi all'aperto

Come promesso torno sull’argomento dello zaino Built che ho comprato per quando posso viaggiare leggero, questa volta con impressioni di utilizzo.

Non è semplicissimo infilare il portatile nella tasca perché non c’è struttura rigida e, nel caso del 17”, la cerniera non chiude fino in fondo, lasciando una luce di decina di centimetri. La cosa era prevista, guardando le dimensioni dell’oggetto, e inoffensiva; l’unico modo in cui qualcuno potrebbe tentare di estrarre il portatile dalla tasca è avermi ridotto preventivamente in stato di incoscienza. Le cerniere sono comode ma solo a zaino sfilato; a zaino indossato danno verso l’interno e proprio non ci sono santi.

La tasca principale contiene più che agevolemnte il portatile e altro, sia in spessore che in larghezza. La classica rivista trova spazio senza difficoltà, ma – per rendere l’idea - in base allo spessore potrebbero starci due portatili, senza problemi. Oltretutto l’insieme in neoprene è assai elastico. In larghezza, anche al netto del portatile, c’è spazio in abbondanza sui due lati per altra oggettistica.

Una piccola tasca situata nella parte inferiore e interna della spallina sinistra alloggia portafogli, chiavi varie, forse anche un alimentatore, ma dovrei provare. Non dà alcun fastidio e, sempre a zaino indossato, è totalmente inaccessibile dall’esterno, mentre il proprietario ci arriva facilmente.

L’assetto dello zaino è alto sulle spalle; il peso non finisce per affaticare la zona lombare e rimane sulla parte superiore della schiena. La cinghietta anteriore è non necessaria, ma chi preferisce può allacciarla per sentire meglio addosso lo zaino, o addirittura per il look. Non si può levare, ma sparisce sotto una spallina e non penzola antiesteticamente.

La maniglia è di ottima fattura, robusta molto oltre il necessario e comoda il giusto. Per la forma dello zaino comunque viene naturale porselo in spalla e ricorrere alla maniglia solo per appoggiarlo da qualche parte.

L’alimentatore, nella tasca principale o forse in quella secondaria, avrebbe trovato posto dieci volte, ma a che serve essersi comprato un MacBook Pro con superbatteria per poi cedere sempre alla paranoia? L’ho lasciato a casa e ora tutto sembra indicare che porterò vittoriosamente a termine la mezza giornata di uso del portatile.

Non userò sempre il Built; certe volte la giornata è più impegnativa. Però dà una bella sensazione quando le esigenze di mobilità sono più controllate.

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