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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

21 mag 2009

Il valore di Linux

Un programmatore russo ha deciso di elencare i motivi, motivi tecnici e non di interfaccia, per i quali Linux non ha ancora sfondato tra i desktop.

Ci tiene a precisare che è solo un elenco di difetti, e che Linux ha anche grandi punti di superiorità verso gli altri sistemi operativi. Tuttavia è interessante vedere alcuni punti e pensare a come è fatto Mac OS X, l’unico sistema operativo di grande diffusione oltre a Linux a venire scelto nella gran parte dei casi (due terzi di chi usa Windows non lo ha scelto, se lo trova lì e basta):

Mancanza di un sistema audio affidabile.

Mancanza di buone interfacce software per sviluppare applicazioni grafiche.

Problemi vari con l’antialiasing dei font.

Mancanza di sistemi unificati di configurazione e distribuzione del software tra le varie versioni.

Troppe situazioni non sono configurabili dall’interfaccia grafica.

Abbondanza di bug in tutte le applicazioni.

Lentezza.

Pessima compatibilità in avanti e all’indietro.

C’è molto altro e alcune cose sono campate per aria (per esempio: non poter vedere un film Blu-ray a me pare un vantaggio più che un problema). Complessivamente l’elenco è però sensato e tocca punti sensibili.

Apple è criticabile su molti punti ma il lavoro che c’è sotto Mac OS X è, sempre complessivamente, ammirevole. A ben pensarci i due sistemi si sono evoluti quasi in parallelo. Dentro Apple, però, c’è un patrimonio di conoscenze e di talento che altrove non si è ancora accumulato. E che ha valore per tutti.

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