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9 mag 2009

Il tempo delle repliche

Si è visto l’altroieri che in fatto di fogli elettronici i formati di Office e OpenOffice sono sostanzialmente incompatibili. L’unico modo di essere sicuri che un file Odf creato su Office funzioni bene è usarlo solo con Office. Film già visto.

La compatibilità salta primariamente perché Odf 1.1, il formato open source standardizzato, ha certe mancanze relative ai fogli di calcolo. Microsoft è l’unica a utilizzarle per creare problemi agli utenti anziché lavorare per minimizzarne l’effetto, però ha buon gioco nel sostenere che secondo lei è la soluzione migliore e se gli altri la pensano diversamente, vabbeh, sono fatti loro. (però perché il plugin Sun usato da Office per registrare in formato Odf afferma la compatibilità 1.2, la cui standardizzazione ancora in corso fa parte delle scuse di Microsoft?)

Relativamente ai fogli di calcolo.

Veniamo al word processing. Situazione assai meno complicata, dal punto di vista del formato.

Doug Mahugh di Microsoft mostra che l’interoperabilità tra Office e OpenOffice sembra molto buona.

Su Groklaw hanno provato a creare un documento di testo su Word, registrarlo in Odf e aprirlo con OpenOffice. Hanno fatto cose tipo inserire un pié di pagina, una immagine, un riquadro extra di testo… cose normali. Ma aprirlo su OpenOffice è un disastro. Chi mente?

I fogli elettronici sono complicati e d’accordo. Nel 2009 i documenti di testo, per quanto formattati, lo sono molto meno. Però l’unico modo di avere un documento Odf creato da Word così come lo abbiamo creato consiste nell’usare solo Word. Film già visto.

Microsoft promette che quando sarà standardizzato il formato Odf 1.2 i problemi di interoperabilità saranno risolti. Promesse e intanto oggi le cose non funzionano. Film già visto.

Intanto qualcuno chiede la testa di Rob Weir per avere sollevato i problemi di cui sopra. L’accusa è che Weir non ha saputo tenere separate le sue opinioni personali dal proprio ruolo all’interno dell’organizzazione che sovrintende al formato Odf.

Rileggendo tutto quanto, è condivisibile che Weir sia andato oltre il proprio mandato. Tuttavia, adesso, a decidere le prossime specifiche di Odf c’è anche Microsoft. Una strategia tipica di Microsoft è entrare nei comitati di specifica e controllarli o condizionarli in tutti i modi possibili, direttamente o indirettamente, in modo lecito o – si è letto più volte – illecito. Potrebbe essere un film già visto anche questo.

Ho la sensazione che Microsoft stia facendo a Odf (e OpenOffice) ciò che ha già fatto troppe volte: embrace, extend, extinguish. Spero di essere smentito e di poter vedere almeno stavolta un film con un finale diverso.

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