Quickloox

Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

21 feb 2009

Che bella certa politica

L’altroieri sera sono stato a un aperitivo a Milano. Parlava Michele Vianello, vicesindaco di Venezia.

Ha mostrato come Venezia diventerà città wi-fi nel giro di pochi mesi, dopo che è stato chiesto alla cittadinanza dove fosse preferibile collocare gli hotspot.

Ha mostrato le applicazioni web 2.0 che consentono alla popolazione di essere informata in tempo reale e con piena trasparenza di varie attività e situazioni nevralgiche riguardanti la città, nonché il sistema Venice Connected tramite i quali i turisti potranno prenotare le visita in anticipo, pagare prezzi diversi in funzione del periodo che scelgono, cercare alloggio e molto altro.

Molto altro significa che si sta puntando alla dematerializzazione dei servizi. Niente più code allo sportello, niente più scartoffie, niente più timbri: tutto via Rete. Venezia diventerà presto (mesi, non anni, e tutto è già oltre il collaudo) una città dove è possibile avere collegamento wi-fi dappertutto e dove persino i dipendenti pubblici potranno avere una scrivania virtuale che consenta loro di lavorare se necessario senza vincoli fisici. Software open source ovunque possibile, superamento delle lungaggini burocratiche, insomma un progresso di quindici anni rispetto all’oggi, pronto per domani.

Sembrava di stare in un altro mondo e non solo perché si parlava di pubblica amministrazione al reale servizio dei cittadini; perché Vianello ha tenuto botta per un’ora e non ha mai pronunciato le parole partito, potere, maggioranza, opposizione. Si è parlato invece di diritti dei cittadini e di servizi per i cittadini.

In Italia si è abituati a votare con i paraocchi e andare per colore. Lui è buono perché è fucsia, lui è cattivo perché è lilla. Invece andrebbe votata gente diversa, che mette quattro slide su un MacBook Air e ti spiega con semplicità e a suon di fatti come sta cambiando in meglio una città. Che bella, questa politica.

Commenta