L’iMac sta ancora andando da Capodanno, in teoria copiando un file da oltre quattro gigabyte su iDisk. Secondo me è tempo perso, ma stavolta voglio vedere se finisce, in qualunque modo, da solo.
Nel frattempo ho provveduto a spezzare il file in cinque parti, ognuna delle quali più piccola di un giga e quindi inviabile con l’edizione gratuita di Pando.
Per spezzarlo ho deciso di sfruttare il Terminale, che contiene il comando split
. L’utilizzo è banale o così pare:
split -b 889m nomefile
suddivide il file in pezzi da 899 megabyte l’uno. Come sempre, man split
spiega tutte le possibilità a disposizione.
Se tutto funzionerà, al destinatario dovrebbe bastare digitare
cat pezzo1 pezzo2 pezzo3 pezzo4 pezzo5 > nomefile_originale
per avere il file completo e a posto.
cat
concatena più file uno dietro l’altro. L’operatore >
effettua un ridirezionamento, cioè prende il risultato dell’operazione precedente (nel caso quella di cat
) e, invece che lasciare che arrivi sullo schermo come fanno normalmente i risultati dei comandi da Terminale, lo dirotta verso un file che si chiama come gli viene detto.
Se si fosse trattato di una immagine disco (purché non di tipo sparse), si sarebbe potuto usare il comando hdiutil
, che arriva nel cuore Unix di Mac OS X direttamente da Apple. La sua sintassi è complicata, ma descritta nel solito man hdiutil
. Si può vedere anche via Internet.
Divido et impero. Spero.