Ultimo, credo, aggiornamento sulla mia avventurina da caffè versato sulla tastiera.
Assistente Migrazione di Mac OS X ha portato i dati dal disco vecchio a quello nuovo e lo ha reso tale e quale al precedente. Al termine dell’operazione però è andato in crash.
Ho provato a fare il boot e mi sono ritrovato con il mio account, che però era standard e non di amministrazione. Ed era attivo un account di root
con password sconosciuta, presumibilmente quello che usa Assistente Migrazione per consentire il passaggio dei dati.
Con il disco di installazione di Mac OS X ho azzerato le password e ho conferito i poteri di amministrazione al mio account, come avrebbe dovuto essere. Mi è stato detto che tutto ciò non è uno scherzo del destino bensì un bug noto di Leopard e, se è vero, saperlo può forse servire a qualcuno.
Ho disabilitato root
con l’aiuto di Utility Directory.
Ultimissima differenza, immagino, ho scoperto che Time Machine era spento. L’ho riacceso. E ho reimpostato il disco di backup, che non era cambiato e ha sempre lo stesso nome. Per il “nuovo” Time Machine, evidentemente, è diverso. Infatti apre una nuova cartella. Poco male.
Tutta esperienza. Intanto come misura di sicurezza aggiuntiva ho abolito lo zucchero dal caffè.