In questo mondo affascinante e trito della tecnologia, le cose che mi fanno andare fuori di testa sono quelle talmente dense e piene di riferimenti e punti di partenza che, prima ancora di scegliere una direzione di approfondimento, rimango basito al vedere tutta la complessità e meravigliato dalla quantità di nozioni misteriose eppure accessibili che concorrono a formare qualcosa magari di estremamente semplice.
Credo proprio che Spore diverrà una di queste.
Intanto è un gioco non-gioco, di quelli che ti diverti e intanto ti viene da pensare in direzioni nuove e inaspettate.
Secondo, chi ha iniziato a dissezionare il Creature Creator ha scoperto che nelle immagini delle creature sono presenti informazioni steganografate (leggere anche i commenti), nascoste all’interno dei byte dell’immagine (mai visitato il sito di Jamie Zawinski?). Queste cose si possono vedere con vari strumenti relativamente semplici come un editor esadecimale oppure con un po’ di scripting in Python, ed è quasi un ulteriore gioco dentro il gioco.
Di gioco in gioco, ci si avventura anche dentro un file .plist per fare girare il demo di Creature Creator anche su Mac OS X 10.4.11.
Da un gioco a un altro e continui a scoprire cose nuove. Questo è il computer.