Per fortuna c’è Jacopo, altrimenti non avrei mai conosciuto Goosh, ovvero Google con un’interfaccia stile Terminale.
Google quello vero è un’altra cosa. Però il principio di Goosh è ben più azzeccato della scempiaggine che pare alla prima occhiata. Tre minuti per prenderci la mano e in alcune situazioni, provare per credere, si fa prima. Un Goosh 1.0 fatto con dietro un finanziamento, invece che una 0.0.4-beta #1 realizzata da un programmatore con voglia di divertirsi, sarebbe uno strumento impagabile.