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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

9 dic 2007

Lo ha detto la tivvù

C’è gente che crede di essere informata su Apple avendo letto un libro: per esempio, Apple: The Inside Story of Intrigue, Egomania, and Business Blunders di Jim Carlton.

In realtà si è preparati quando si leggono più fonti, si analizzano più punti di vista e si arriva a poter formulare una sintesi approfondita. Qui sotto trascrivo, tradotto, un frammento della recensione del libro in questione scritta da Mdj:

Il libro interpreta gli stessi fatti in modo differente in pagine differenti, a seconda del modo in cui Apple fa la figura peggiore; fa malamente cilecca quando discute di nozioni che non venivano da più fonti diverse; Carlton fa pipì fuori da vaso sulle questioni tecniche e lo si vede chiaramente; in alcuni casi la ricerca è così trascurata che chiunque potrebbe verificarlo con una telefonata. Il libro mescola in modo irritante le previsioni con il senno di poi, nell’assunto che quanto è chiaro oggi era ugualmente chiaro dieci anni fa, a essere stati abbastanza intelligenti. Ma, peggio di tutto, […] si accosta a tutto il materiale presupponendo che Apple sta fallendo e Apple non ha possibilità di farcela. […]

Quelli che conoscono Apple dovranno vedersela con tutti questi problemi prima di trovare informazioni nuove o utili. […] Dobbiamo assolutamente raccomandare a quelli che non conoscono Apple di stare lontani da questo libro. […]

Carlton reputa necessario distorcere i fatti o sorvolare su un aspetto della vicenda per mettere Apple in cattiva luce. Unito [ciò] a imprecisioni di base, sia tecniche che non tecniche, e evidenti incomprensioni che crediamo nascano dalla mancanza di prospettiva […] il libro lascerà al lettore non informato una prospettiva grossolanamente imprecisa dell’azienda.

Così come è sbagliato prendere per oro colato qualsiasi cosa dicano al telegiornale, è altrettanto sbagliato credere ciecamente a qualunque cosa venga stampata su un libro.

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