Che cosa fai in una notte d’estate, quando ti sei tolto veramente tutti gli sfizi e sei sazio, reduce da una nuotata e con tutti gli amici a dormire? Curiosi su Freshmeat.
Ti accorgi che sta nascendo questo gioco in cui interpreti una intelligenza artificiale che per sopravvivere gioca sporco e si trasferisce da un computer all’altro prima di essere scoperta e cancellata. Intrigante.
Il gioco è in Python. Beh, allora? Lo scarichi e non parte. Vuole pygame. Ok. Installi pygame. Si blocca. Vuole Sdl (c’è perché l’hai installato chissà quando per chissà che cos’altro), Sdl_ttf (c’è, vedi sopra), Sdl_image (c’è, come già detto), Sdl_mixer (non c’è), smpeg (non c’è), Numeric (non c’è) e PyObjC (non c’è).
Trovi PyObjC, Numeric e Sdl_mixer, in forma di immagine disco o di package pronto da montare. Ma smpeg, non c’è verso. O meglio, trovi solo l’interfaccia a Subversion e non hai questa gran voglia di scoprire come compilare tutto. DarwinPorts per qualche motivo non ti ispira. Cvs men che meno. Allora chiedi aiuto a Fink e Fink ce l’ha.
Fink macina e installa, ma non installa nel sistema il framework che pygame vuole. Però la compilazione di pygame parte lo stesso, chissà come va a finire.
Alla fine Endgame:Singularity funziona. È un gestionale carino, stile Defcon, seppure decisamente open source e 0.26. D’altronde è l’ambientazione che ti ha colpito.
Un attimo prima di andare a dormire, sbagli un clic e capiti su un blog dove spiegano, in modo semplicissimo, come installare Daimonin su Mac OS X 10.3.9, con link a 10.4. Inizi a leggere, provare, la notte passa veloce.
E non si dica che i programmi basati su Python e/o Unix non danno… dipendenze.