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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

8 ago 2007

Gusto, passione e formaggio

Due parole sulla mia scampagnata a Hône a chiacchierare di storia del Mac.

Il posto è incantevole, già montagna anche se sono tre-quattrocento metri. Paese piccolissimo dove ogni scampolo di spazio è stato sfruttato al meglio con un nitore e una cura che commuovono e fanno pensare a come si potrebbe vivere davvero meglio se le strade fossero di tutti, come succede lì, invece che di nessuno, come in altri luoghi. Il mio pomeriggio si fotografa nel fatto che nel campo da basket ci sono i palloni a disposizione. Sono entrato, ho ritrovato me stesso cinque minuti, ho segnato da tre punti e mi sono rimesso a passeggiare con quindici anni di meno.

L’esposizione dell’All About Apple Museum è filologicamente ineccepibile, benissimo realizzata, se si passa di lì vale la pena della sosta. Ci sono anche un po’ di copie di Macintosh Story, lo dico soprattutto per emaskew. :-)

La cena gentilissimamente offerta da Walter è stata deliziosa. I formaggi della Valle sono infiniti e uno più saporito dell’altro. Ho fatto talmente tanti complimenti ai biscotti alle castagne che me ne è stato regalato un sacchetto. Non ho fatto apposta (quando mi ci metto sono un gaffeur nato) ma ho molto gradito.

Al termine della serata il sindaco mi ha coperto di regali, tutti da leggere e anche qualcosa da giocare. Questo è il posto più pubblico che ho per ringraziarlo ufficialmente dopo averlo fatto in privato.

Nella mia prolusione ho girato intorno a Burrell Smith, Ron Avitzur e Andy Hertzfeld, parlando di gusto e passione nel fare le cose e di come il gusto e la passione facciano la differenza, esattamente come la cucina dell’albergo di Hône era una cucina normalissima ma la cena è stata la migliore degli ultimi cinque anni.

Quando ti dicono che dentro i computer sono tutti uguali, beh, anche i fornelli. I cuochi non lo sono.

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