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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

31 lug 2007

Neri per il verde

Leggo i commenti e mi sembra di vedere una gran confusione. L’inquinamento messo insieme al riscaldamento globale messo insieme al senso civico messo insieme a qualcos’altro. Buttare la cartaccia nel cestino (e io, piuttosto che fuori dal cestino, me la porto a casa) non salva il pianeta, ma solo il decoro urbano.

Ma divago. Siccome qui si parla di Mac e di computer, eccomi con una favoletta. La dedico a Rocco, che secondo lui certi ecologisti esistono solo negli articolini di varietà delle riviste di computer. (L’assassino di Pym Fortuyn in Olanda aveva vita difficile nei campeggi ecologici che frequentava, perché si opponeva strenuamente a che venissero uccise le zanzare.)

Ma divago. Ecco la favoletta, in tema con l’argomento di questo blog.

Qualcuno se ne esce a dire che, se Google usasse uno sfondo nero per la sua pagina, si risparmierebbe una quantità consistente di energia elettrica ogni anno.

Sull’onda dell’entusiasmo, qualcun altro realizza una pagina di Google con lo sfondo nero.

Qualcun altro, scienza e strumenti alla mano, spiega che l’idea è buona, ma vecchia: valeva per chi usa i tubi catodici. Con gli schermi a cristalli liquidi non è più così e l’idea era meglio che venisse cinque anni fa.

Morale della favola: lo sviluppo sostenibile, per quanto può esserlo (nel lunghissimo termine lo stesso Sole terminerà il combustibile e nel farlo si espanderà fino a inglobare sfortunatamente il terzo pianeta), si raggiunge solo facendo avanzare la tecnologia.

Per chiudere il cerchio: qual è stata l’azienda che prima di tutti ha iniziato la transizione verso gli schermi Lcd? Toh. Apple.

Corollario: se qui gira gente che si professa militante ecologista e usa ancora un tubo catodico, magari in nome della difesa dell’ambiente, da oggi è tenuta agli sfondi neri.

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