È stato presentato il progetto che, chissà come chissà quando, farà passare a Linux e all’open source l’infrastruttura informatica della Camera dei deputati. Bene (anche se Microsoft ha espresso soddisfazione e mi suona un campanellino in testa. Nelle altre nazioni Microsoft sbraita, urla, pesta i piedi e minaccia).
Ci sono, pare, 3.500 computer alla Camera, tra uffici e portatili. E ogni combinazione di Windows/Office, pare, costa (e passando a Linux non costerebbe più) circa 900 euro.
Fin qui viene da fare il qualunquista semplice e sbottare: questa gente prende 13 mila euro al mese e ha pure i computer (ben più di uno) a spese nostre?
Ma c’è di peggio. I deputati potranno chiedere di passare a Linux. Perché, oggi farlo è vietato? Se un deputato decidesse di passare a Linux domani mattina, glielo impedirebbero? E se decidesse di usare Mac OS X, verrebbe espulso dall’aula?
Ma uno pensa ai risparmi. Dieci o quindici deputati passeranno a Linux. Saranno trenta computer, per 900 euro a computer qualcosa si risparmia.
Non c’è problema: è stata appena deliberata la fornitura ai deputati di cellulari cifrati antiintercettazione. Uno a testa. 999 euro a testa.
Uno ha la sensazione di essere menato per il naso. Poi legge le cronache e gli passa. Cioè diventa certezza.
- = Una persona o una cosa che causa grandi problemi o sofferenze.