Me lo ha segnalato Mario. In effetti l’idea di inoltrare tutta la propria posta verso Gmail e da lì farsela inoltrare nuovamente verso la casella ordinaria, debitamente filtrata dai meccanismi antispam di Gmail, è ingegnosa.
Un bell’esercizio di stile, che si inserisce bene nell’eterno dilemma tra avere l’antispam sul server (non puoi controllare il tasso di falsi positivi) e l’averlo sul client (scarichi comunque tutto lo spam).