Una analisi stimolante suggerisce che Microsoft potrebbe diventare oggi la Ibm degli anni Ottanta: un’azienda sul punto di perdere il proprio business (hardware per Ibm, software per Microsoft).
La trattazione è un po’ semplicistica e non sono altrettanto ottimista. Però è incoraggiante che queste analisi iniziano a diventare possibili. Nessuno si augura la morte di Microsoft, ma una situazione normale di concorrenza, che aumenta la libertà di scelta, senza monopoli che mettono costantemente a rischio il progresso della tecnologia e la crescita del mercato.
Se poi la sorte di Microsoft fosse peggio della morte, allora me la auguro sì.