Agosto è quasi peggio dell’anno nuovo, quanto a propositi. Riuscissi a fare la metà di quello che mi sono prefisso, mi darebbero un premio Nobel e prorogherebbero il mese di altri venti giorni per farci stare dentro più roba.
Ma sono un caso particolare (anche un po’ clinico). Una persona normale in agosto vuole riposarsi… e comunque fare qualcosa di diverso, non troppo pesante.
Un’idea banale: dedicare qualche ora al software open source.
I modi sono mille. Per esempio, tradurre in italiano un pezzo di programma o di documentazione di programma. Oppure inviare un po’ di feedback agli autori per migliorare il software. Oppure, semplicemente, scaricare due o tre programmi open source non strettamente necessari e giocarci un po’, farsi un’idea, scoprire utilizzi nuovi di quei settantanove (sul mio 17”) tasti.
Scoprire mondi nuovi, imparare qualcosa, aiutare una comunità, fare una cosa buona anche se non ce ne viene niente in tasca. Se non è vacanza questa, che cos’è?
Tanto per fare un esempio concreto per quanto banale, provare a sentire il coordinatore italiano della localizzazione di Battle for Wesnoth per sentire se c’è qualcosa da fare. Ma è una goccia nel mare.