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11 dic 2005

Male informati o bugiardi

Quelli che si sono inventati un PowerBook G5 totalmente inesistente

Pochi giorni fa c|net ha pubblicato una interessante intervista a Michel Mayer, amministratore delegato di Freescale. Ne riporto un punto saliente:

News.com: Non c’eri durante le discussioni in cui Ibm ha convinto Apple ad adottare il G5?

Mayer: Il mio lavoro precedente era dirigere l’attività Ibm sui semiconduttori. Così ho vissuto la vicenda Apple su ambedue le sponde, perché ho venduto il G5 a Steve (Jobs) la prima volta che voleva passare a Intel.

News.com: Cinque anni fa?

Mayer: Sì, all’incirca. Così gli vendetti il G5. Prima dissi a Ibm che lo dovevamo fare, poi convinsi Apple che il G5 era buono e rappresentava la prosecuzione dell’evoluzione dei processori PowerPc per i desktop. Ha funzionato piuttosto bene. Poi Ibm decise di non portare il G5 sui portatili e di concentrare la sua attività sulle console da videogiochi.

Sono evidenti due cose. Primo: stando a Mayer, Steve Jobs voleva passare a Intel cinque anni fa. Allora non ha raccontato una bugia, dicendo che da un lustro Mac OS X viene sviluppato in parallelo per Intel. Secondo: sempre dando Mayer per persona informata, il PowerBook G5 è stato al massimo una leggenda urbana, come il ragno nel tronchetto della felicità.

Il PowerBook G5 è stato annunciato decine di volte da gente che, stanti così le cose, risulta male informata o bugiarda. C’è da ripensare a tutte le volte che se ne è letto. E fare una scelta.

Lucio Bragagnolo

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