Quickloox

Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

26 nov 2005

Il morbo del Pc

Alla regola del minuto si aggiunge un principio incontestabile

Ogni tanto a uno viene da chiedersi che senso abbia usare Windows. Ci sono centomila programmi invece di trentamila, ma l’utente medio ne usa meno dell’utente medio Mac. Ci sono centomila virus contro sette o otto e questo si commenta da solo. La verità è che per usare Windows bisogna pensarla in un certo modo. Quale sia, lo descrive benissimo Giacomo:

Tu hai introdotto la regola del minuto. Bene, io vorrei parlarti del morbo del pc.

La maggior parte degli utilizzatori di computer ne è affetta e anche io, cresciuto con Windows, devo ammettere che, purtroppo, ogni tanto ne soffro. Potremmo sintetizzarlo così:

Se entri nel mondo dell’informatica con dei software che sono programmati in modo controintuitivo, sarai di necessità portato a scartare a priori la soluzione al problema che si presenta come più ovvia.

Ti faccio un esempio. Passato da Panther a Tiger mi sono accorto che a causa dell’inizializzazione era scomparso AppleWorks. Bene, la prima cosa che ho fatto è stata connettermi alla rete, indagare nei forum, scaricare utility per vedere file invisibili… in realtà Appleworks era dove doveva essere; ovvero nei dischi di restore di Panther. Inserito il disco ho scelto di reinstallare solo AppleWorks e tutto ha funzionato come doveva.

Per chi ha lavorato tanto con il mondo Microsoft è una sensazione tanto spiazzante quanto piacevole; ci si trova a dirsi: ma è ovvio, non poteva che essere lì! Non poteva che essere lì perché lì l’avrebbe messo ogni persona dotata di buon senso!

Purtroppo chi inizia con Windows non inizia con il buon senso e lungo è il cammino per disintossicarsi.

Lucio Bragagnolo

Commenta