Non so se siamo setta, ma noi ci divertiamo
È passato un po’ di tempo e se ne può parlare a mente fredda. Vittorio Zambardino, su un podcast di Repubblica, dice qualcosa sul genere (è lui a sintetizzare, sul suo blog) gli utenti Apple sono una setta, la fedeltà ai Macintosh è la più grande operazione di marketing spontaneo, ma si deve stare attenti, perché magari a un utente pc potrebbe anche capitare di essere picchiato.
Questa, dice sempre lui, è la sintesi scherzosa di un intervento ironico. Dopo il quale commenta sarcastico la posta dei sette che hanno abboccato e gli hanno scritto in toni poco urbani. Si lancia anche in una citazione letteraria, La prevalenza del cretino di Fruttero e Lucentini. Occhio, che a me stavano venendo Dostoevskij e Musil…
Potrebbe fare la prova del nove. Prodursi in un intervento ironico e scherzoso tipo, per dire, spiegare che gli utenti Windows sono dei malati, vista la facilità con cui si beccano i virus. Ah ah ah! E stare a vedere che succede.
Ma non lo farà. Zambardino è di Repubblica. Il quotidiano che, appena Microsoft sbadiglia, stende il tappeto rosso. Il quotidiano di Giuseppe Turani che va in estasi mistica alla Vista di Windows. Leggasi Paolo Attivissimo, che lo ha distrutto, ed è stato fin troppo gentile.
Zambardino è di Repubblica. Quella che, per farti ascoltare il suo podcast, vuole farti scaricare, oh che caso, Windows Media Player. Per sentire chissà che incredibile formato? No, un file Mp3.
Coraggio, Zambardino. Noi della setta passiamo il tempo a divertirci. A te tocca annoiarti per altri quindici mesi. Capiamo i tuoi bisogni. Mi raccomando, non te la prendere. Questo messaggio è ironico e scherzoso.