Chi crede nel potere della chiacchiera non ne legge abbastanza
In questo periodo mi sto prendendo il lusso di leggere quello che si dice in giro, per abusare l’ennesima volta della formula. Normalmente partecipo a numerose discussioni, un po’ perché mi appassiono, un po’ perché sono cocciuto, un po’ perché mi piace. Ma il miglior messaggio, in pieno stile Zen, è quello che non viene scritto, e per un po’ voglio digiunare. Per purificarmi. Scherzo.
Dicevo, leggo e basta. Nel giro di quarantott’ore ho letto, dalle fonti più disparate, che a) Microsoft ha presentato un certo brevetto mesi prima che Apple mettesse sul mercato iPod. Falso; b) che Firefox è un browser open source e Safari invece no. Falso; c) che Microsoft possiede ancora azioni Apple. Falso; d) che Apple dovrebbe regalare Tiger nel momento in cui farà uscire Leopard. Discutibile, ma tendenzialmente stupido; e) che Tiscali Fax da mesi non funziona. Non è per fare spot a Tiscali, ma in agosto l’ho usato per fare un favore a un amico, che aveva bisogno di un fax, e ha funzionato perfettamente.
Al termine (quello canonico almeno) delle vacanze il panorama informatico è quello di una landa desolata, dove il sole picchia durissimo ed evidentemente si è riallargato il buco nell’ozono. Per quanto mi riguarda, vado avanti a leggere, e basta. All’ombra.