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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

15 ago 2005

La Repubblica delle bufale

Non se ne può più di gente che scrive senza leggere

Non si è ancora spenta l’eco del penoso pezzo sulle presunte novità di Windows Vista, che Repubblica.it ne fa un’altra delle sue.

Apple si è vista rifiutare provvisoriamente un brevetto sull’utilizzo di input tramite interfaccia con disco rotante. Microsoft, dopo un rifiuto provvisorio iniziale, ha ricevuto l’approvazione di un brevetto sulla creazione automatica di playlist.

Qualunque persona dotata di buon senso capisce che sono due cose diverse, ma a Repubblica non ci arrivano. E titolano di battaglia per il brevetto dell’iPod, arrivando a ipotizzare che Apple potrebbe pagare royalty a Microsoft su ogni iPod venduto.

A tutti gli effetti, gli iPod sono arrivati sul mercato nell’ottobre 2001 e Microsoft ha presentato il suo brevetto nel maggio 2002. Quindi, relativamente a iPod, non conta niente perché esiste la cosiddetta prior art, ovvero un’applicazione concreta del concetto precedente alla presentazione del brevetto stesso.

Se anche esistesse una battaglia per il brevetto di iPod, è finita prima ancora di cominciare. Purtroppo ho visto già lo scatenarsi del passaparola da parte di sprovveduti che leggono e danno ulteriore seguito a queste sciocchezze.

Quando Repubblica.it scrive di informatica, è da lasciar perdere. Come minimo, è inesatta. Scrivono senza leggere. Basterebbe leggerli, i brevetti.

Lucio Bragagnolo

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