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24 lug 2005

Chi fermerà Repubblica

I Pooh si chiedevano chi fermerà la musica. Qui si parla più della deriva dei contenuti

Non entro nel merito dell’articolo su Longhorn (ormai Windows Vista) che Giuseppe Turani ha scritto per Repubblica.it. Il bravo Paolo Attivissimo lo ha fatto a pezzettini come meritato ed è stato fin troppo gentile. Di mio ho scritto una breve e spero educata mail alla redazione e per conoscenza al direttore (si dice che l’indirizzo in realtà non funzioni, ma provare non costa nulla), segnalando l’inadeguatezza dell’articolo in questione.

Fino a qui pazienza, il giornalista ignorante di informatica è la regola e non l’eccezione.

Ma bisogna chiedersi che cosa succederà dopo. Dal punto di vista di Microsoft, è stato un successo. Ha organizzato (presumo) un elegante evento stampa, con un bel rinfresco o un signor buffet, magari con un simpatico gadget in regalo, e ha ottenuto quello che voleva: una incensata. I giornalisti, nel loro gergo, usano anche altri termini, ma il concetto è sempre valido.

Dal punto di vista di Repubblica, potrebbe essere stato un successo. L’articolo ha fatto felice un potenziale inserzionista ed è stato certamente visto da un mare di persone. In fondo persino ora sta beneficiando, in traffico, di questo piccolo passaparola.

Per Turani è stata una bella occasione di (re)incontrare i vertici di un’azienda potente, rafforzare legami importanti professionali e/o di amicizia, godersi il rinfresco o il buffet. Il tutto in cambio di un articolo pubblicato con un notevole risalto e che va bene a tutti, potenziale inserzionista ed editore attento ai risultati. Al prossimo evento Vip di Microsoft sarà certamente reinvitato con tutti gli onori e presumibilmente Repubblica potrebbe accreditarlo più che volentieri.

A chi può interessare minimamente cambiare questo stato di cose?

Lucio Bragagnolo

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