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29 mag 2005

Scherza coi fanti, ma lascia stare i font

Ovvero: chi sistema il sistema viene sistemato

Sono a casa di un’amica che mi chiede se posso sistemarle il Mac (neanche stasera la collezione di francobolli, ahimé). Ha installato un programma un po’ cattivello che ora non si lascia cancellare.

Poco male. Apro il Terminale. Ma la finestra del Terminale è piccolissima e impossibile da ridimensionare.

Provo a cancellare le preferenze, a fare un logout, ma non cambia niente. Creo un altro utente e ha lo stesso problema. Quindi non si tratta di un danno fatto nella cartella utente, ma su tutto il sistema.

Guardo nella cartella Font della cartella System e manca quasi tutto, a partire dal Monaco. Che è il font preimpostato del Terminale e, non essendo l’amica una tecnica, sicuramente è rimasto quello.

Il sistema è stato aggiornato, quindi effettuare una installazione parziale dai dischi di sistema è impossibile e per un font non vale la pena di fare Archivia e Installa. Allora scarico Pacifist, prelevo il Monaco dal disco di sistema originale e lo reinstallo.

Logout, login e il Terminale parte che è una bellezza. I file incancellabili vengono cancellati e tutto è risolto.

C’è qualcosa che devo sapere? chiede l’amica. Sì. La cartella Font in Libreria serve a tutti gli utenti, e ci puoi pasticciare come vuoi. La cartella Font in Inizio/Libreria serve all’utente di quella cartella Inizio e, se sei quell’utente lì, ci puoi pasticciare come ti pare.

La cartella Font in Sistema/Libreria serve al sistema. Lasciala stare. Per pasticciare con i font, hai altre due cartelle. Dovrebbero bastare.

Lei ha capito. Un’altra volta proverò con la collezione di francobolli.

Lucio Bragagnolo

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