Le novità e modifiche di Tiger sono talmente tante che non si farà in tempo a enumerarle tutte
Il libro che troverai nel prossimo Macworld si limita alle cose più importanti, perché è di cento pagine. Ce ne volevano quattrocento (e tre mesi di tempo in più, naturalmente) perché dovunque si alza un sassolino di Tiger emerge un formicaio di novità.
Esempio di cosa che non era essenziale dire ma che si potrebbe lo stesso: su Panther, vista come colonne, clicchi su un filmato molto grosso di cui QuickTime non ha un codec e il Finder lavora come un forsennato per cercare di mostrare un’anteprima che in effetti non può dare.
Con Tiger, invece, il Finder conosce i propri limiti e non perde tempo. Né fa perderne a noi.
Più affronto la Tigre, più scopro che è intelligente. E si lascia domare.