Quickloox

Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

13 apr 2005

Apple mica tanto Store

Appena trattano un prodotto difficile si dimostrano molto sotto la qualità del loro software

Giorno più giorno meno, sono sei settimane che ho ordinato World of Warcraft sull’Apple Store. Non è ancora arrivato niente. Quando è stato effettuato l’ordine, la data di consegna prevista era a tre settimane.

Il punto non è questo. World of Warcraft sta conoscendo un successo siderale e per metà la stessa produttrice Blizzard si è trovata colta di sorpresa, non avendo abbastanza scatole; per metà ho la sensazione che non vogliano neanche venderle troppo in fretta, per non mettere a rischio la stabilità del mondo online con un flusso eccessivo di immigrati; per la terza metà (scherzo), sono un po’ imbecilli per la decisione di obbligare a comprare tramite distributore tutti quelli che stanno fuori da Stati Uniti e Regno Unito.

Ci sono validissime ragioni per cui l’Apple Store non riesca a consegnarmi World of Warcraft tre settimane dopo le loro tre settimane. Il punto è che un vero venditore online è capace di mandare una mail al cliente, spiegare la situazione, scusarsi, assicurare che stanno facendo il possibile, offrire un buono spesa di dieci centesimi a risarcimento del danno biologico, indicare una nuova data possibile di inizio consegne pregando di avere pazienza e cose così.

Invece niente del genere. Prova ad acquistare con Amazon: certe volte hai l’impressione di essere l’unico acquirente, da quanto sono solleciti. L’Apple Store a confronto è popolato da morti viventi.

Dammi retta. Specie se il prodotto è difficile, prima prova a vedere se lo trovi tu. L’Apple Store è uno store sui generis, e non è neanche tanto Apple. Chi è capace di tirare fuori una meraviglia come Tiger non è certamente lo stesso gruppo di chi non sa neanche mandarti una mail per farti sapere che i tuoi soldi contano qualcosa anche per loro.

Lucio Bragagnolo

Commenta