Un esercizio di produttività diventa verifica dell’efficienza dei programmatori
Mi ritrovo a usare un PowerBook 17” e sto educandomi a usare il più possibile la tastiera, trascurando il trackpad, per due motivi: sullo schermo così largo è meno efficiente e mantenendo le mani sulla tastiera sono più veloce.
Bisogna ovviamente attivare la navigazione completa via tastiera da preferenze di sistema, ma con un pizzico di abitudine è pià facile di quello che pensavo. Deve cambiare qualche automatismo, ma si riesce a fare quasi tutto.
Unici ostacoli per i quali il trackpad è inevitabile: siti fatti male e programmi fatti male. Ci sono siti (per esempio 190.it) dove certi pulsanti sono percorribili con il tasto Tab e altri no. Lo stesso vale per certi programmi, là dove altri invece sono impeccabili.
Puoi prendermi per pazzo, se vuoi, ma garantisco che può valere la pena di minimizzare l’uso del mouse o dei suoi equivalenti. E poi ci sono disabili che non possono usare un mouse. Il mio piccolo esperimento è anche un test molto empirico, ma rivelatore, sull’accessibilità di software e web.