Spesso i particolari sono decisivi, come nel prezzo di un computer
Per Natale si è comprato un computer nuovo, un fantastico assemblato costato veramente poco, e gli hanno persino scontato centosettanta euro in cambio del computer vecchio.
Sempre per Natale gli hanno regalato un disco Usb da sessantaquattro megabyte, quelli chiamati comunemente portachiavi o chiavette.
Il suo tower dispone di porte Usb in abbondanza, tutte regolarmente situate sul retro dell’unità. Per attaccare o staccare il nuovo discho Usb – comodo, ricordo, perché è portatilissimo e sostituisce in modo eccellente floppy e altri sistemi – deve inabissarsi sotto la scrivania, girare il tower di centoottanta gradi, stare attento che i numerosi cavi e cavetti non si stacchino o tirino, agire e finalmente, dopo avere rimesso il tower al suo posto, riemergere trionfante da sotto la scrivania.
Penso al mio iMac, che ha una porta Usb supplementare comodamente situata a fianco della tastiera. Certo, il mio computer di marca è costato qualcosa più del suo assemblato. Ma vale in tutta evidenza qualcosa di più.
Lucio Bragagnololux@mac.com