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Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

26 dic 2003

Costa poco, vale poco

Spesso i particolari sono decisivi, come nel prezzo di un computer

Per Natale si è comprato un computer nuovo, un fantastico assemblato costato veramente poco, e gli hanno persino scontato centosettanta euro in cambio del computer vecchio.

Sempre per Natale gli hanno regalato un disco Usb da sessantaquattro megabyte, quelli chiamati comunemente portachiavi o chiavette.

Il suo tower dispone di porte Usb in abbondanza, tutte regolarmente situate sul retro dell’unità. Per attaccare o staccare il nuovo discho Usb – comodo, ricordo, perché è portatilissimo e sostituisce in modo eccellente floppy e altri sistemi – deve inabissarsi sotto la scrivania, girare il tower di centoottanta gradi, stare attento che i numerosi cavi e cavetti non si stacchino o tirino, agire e finalmente, dopo avere rimesso il tower al suo posto, riemergere trionfante da sotto la scrivania.

Penso al mio iMac, che ha una porta Usb supplementare comodamente situata a fianco della tastiera. Certo, il mio computer di marca è costato qualcosa più del suo assemblato. Ma vale in tutta evidenza qualcosa di più.

Lucio Bragagnololux@mac.com

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