Non bisogna mai credere a quello che dice la pubblicità. Tuttavia si può sempre sperare nel meglio
Quando uscì il primo Power Mac G4 il marketing Apple fece leva sul picco teorico dei quattro gigaflop, o miliardi di operazioni su numeri con la virgola eseguibili ogni secondo dal processore. C’era un pizzico di esagerazione: per raggiungere questo valore il processore avrebbe dovuto ripetere ad libitum una specifica istruzione AltiVec su un PowerPC a 500 Mhz. Ora che sono arrivati i Power Mac G4 con due processori da un gigahertz, Apple proclama il picco teorico a 15 gigaflop. Facendo le moltiplicazioni, in base al criterio di prima dovrebbero essere sedici; a patto però che i processori facciano solo quello e assolutamente nient’altro. Togliendo un gigaflop Apple riconosce, più realisticamente di prima, che oltre a calcolare a velocità smodata occorre anche, letteralmente, pensare a che cosa fare con quei risultati. Apple è davvero speciale; in quale altra azienda gli addetti al marketing hanno mai sviluppato un minimo di onestà?
Lucio Bragagnololux@mac.com