Termina ufficialmente oggi un periodo sperimentale che mi è piaciuto molto. Se ci arrovella sullo smart working, perché non dovrebbero essere smart anche le vacanze?
Così non abbiamo fissato ferie o loro equivalenti. Abbiamo trascorso in località turistiche l’intero intervallo di chiusura delle scuole e ho portato con me l’ufficio. Dopo di che ho lavorato di sera quando tutti dormivano, o in giornate di pioggia, o per soddisfare un meeting oppure una scadenza. Nel contempo ho fatto niente quando ne valeva la pena, per le gite, per stare con la famiglia, per mangiare fuori, quando non era propriamente necessario.
Apple ha fatto sapere agli sviluppatori che Vision Pro avrà il proprio App Store, qualcosa su cui tutti avremmo scommesso anche un centesimo; e che
conterrà anche le app per iPhone e iPad già compatibili, cosa che invece non era del tutto scontata.
Una dotazione adeguata di software in partenza è cruciale per qualsiasi piattaforma ma qui andiamo oltre, poiché le app iOS funzionanti su Vision Pro sono tante. Il Vision Pro App Store potrebbe partire o diventare in breve tempo la piattaforma con più programmi disponibili, se non andarci vicino.
Apple ha fatto sapere agli sviluppatori che Vision Pro avrà il proprio App Store, qualcosa su cui tutti avremmo scommesso anche un centesimo; e che
conterrà anche le app per iPhone e iPad già compatibili, cosa che invece non era del tutto scontata.
Una dotazione adeguata di software in partenza è cruciale per qualsiasi piattaforma ma qui andiamo oltre, poiché le app iOS funzionanti su Vision Pro sono tante. Il Vision Pro App Store potrebbe partire o diventare in breve tempo la piattaforma con più programmi disponibili, se non andarci vicino.
Delle infinite attività umane classificabili come inutili e anche perditempo, cercare il record della
soluzione più veloce di Super Mario sembra meritarsi un posto in prima fila.
Invece continuo a essere affascinato
lungo gli anni da questa forma pazzesca di sfida contro la macchina. Perché, come in questo caso, quando raggiunge l’eccellenza è come vedere scalare l’Annapurna o circumnavigare il mondo in solitaria: perditempo, ma dentro c’è qualcosa che ci racconta della natura umana.
C’è una testata chiamata The Information che, come altre, eroga i propri articoli a pagamento e secondo me possiamo farne a meno, se prendiamo per buona la
ripresa del pezzo da parte di MacRumors.
Apple spenderebbe somme ingenti per l’addestramento dei propri modelli linguistici interni. Ma pensa. E avrebbe un chatbot attivo in via sperimentale, cui alcuni dipendenti possono accedere. Sconvolgente, vero?
Apple avrebbe anche team dedicati alla generazione di video e immagini tramite AI (chi ci avrebbe pensato?) e lavora per portare la tecnologia nell’automazione di compiti complessi da dare in pasto a Siri, là dove ora bisogna fare a mano con i Comandi rapidi. Per una società capitalizzata verso i tre trilioni di dollari sembra il minimo sindacale, più che uno scoop.
Una piccola
polemica tra John D. Cook e Dr. Drang mi ha portato alla scoperta di una
paginetta magica dove si insegnano le virtù di
awk.
Magica perché come vorrei vedere sempre spiegato Unix: esempi semplici e chiari, spiegati da un umano e non mediante una processione infinita di parametri dal significato semiincomprensibile, la possibilità di seguire gli esempi veramente da subito, sicuramente senza diventare guru di awk, certamente arrivando subito a risolvere qualche problema. Mi sono reso conto che quest’estate avrebbe potuto essermi utile in almeno un paio di occasioni dove me la sono cavata con qualche espressione regolare, in modo definitivamente meno elegante di quanto sarebbe stato possibile con awk.
Un articolo di TechCrunch si chiede se
i modelli di intelligenza artificiale siano destinati ad avere allucinazioni per sempre. Un bel clickbait, perché la domanda nel titolo è pleonastica e l’articolo sarà, eventualmente, di aiuto ai soli che ignorano la natura dei sistemi generativi basati su grandi modelli testuali (Llm) e pensano a qualche immaginifica versione due punto zero che miracolosamente cambi la natura stessa del meccanismo. Conosciuta molto bene, peraltro, dall’autore:
Era tanto che non si faceva attenzione ad Asymco. Ci è mancato.
In quest’ultimo post, Horace Dediu analizza
l’ecosistema globale di Apple dal punto di vista economico.
Il dato non va confuso con quello della capitalizzazione, valore delle azioni moltiplicato numero di azioni. Questo riguarda le vendite dei prodotti Apple, di quelli dell’indotto che ruota attorno ad Apple, quelli i cui produttori incassano il cento percento, ma non potrebbero vendere se non ci fosse l’ecosistema Apple.
Secondo MacRumors, ci sarebbe in arrivo una
nuova Magic Keyboard per iPad, con parti in alluminio e un trackpad più grande, per dare a iPad ancora di più il sapore di un portatile.
A parte la caratura di rumor della notizia, che arriva da Mark Gurman di Bloomberg e dunque potrebbe essere vera ma anche non troppo, rimango su
quanto detto giorni fa: sono molto più interessato a nuove fantastiche funzioni touch che al tentativo di portatilizzare iPad per chi vuole un portatile, ma non un Mac. Notizia: Mac è il portatile migliore che si possa comprare.
Secondo la app Foto di iOS, ho scattato settantatremiladuecentoottantuno fotografie negli ultimi quattordici anni in cui ho posseduto un iPhone.
L’autore di questa citazione, Harley Turan, inizia così
Exploring Exif, un pezzo pazzesco di esplorazione del mondo del metadati associati a ciascuna foto che scattiamo. Se fossimo su National Geographic ne verrebbe fuori un documentario dal titolo come La vita segreta delle foto o qualcosa del genere.
Già questo corrisponde a una professione o quasi. Poi Turan inizia a parlare di come accedere alla raccolta di foto e trovare esattamente quello che vuole, settantatremila e più scatti, senza Foto: invece di tenere le immagini nella app di Mac, usa Sqlite3 come database, installato via
Homebrew, e
ExifTool come programma di navigazione, abbondantemente linkati nell’articolo originale. Un altro programma citato è
OSXPhotos.