Sotto il cofano
Stefano si prodiga molto in questo periodo e lo ringrazio. Da lui arriva questo commento, che sottoscrivo.
Stefano si prodiga molto in questo periodo e lo ringrazio. Da lui arriva questo commento, che sottoscrivo.
A un certo punto della vita uno scopre la propria vocazione ludica. Che non va esagerata nella portata; diciamo però che si prende la decisione di concentrarsi su un genere o su un gioco specifico per un tempo indefinito, senza curarsi troppo dell’offerta praticamente infinita a disposizione.
Negli ipermercati si vedono i genitori fare la spesa per il ritorno a scuola dei figli.
Probabile che anche la scuola, come istituzione, si prepari. In Finlandia sanno già che gli esami di fine anno della scuola superiore dal 2016 verranno sostenuti dando le risposte in modo digitale attraverso l’interazione con Digabi Live, sistema operativo liberamente e gratuitamente accessibile da chiunque.
Si diceva di Brogue o Sil, due roguelike di nuova generazione per cacciarsi nei guai con il proprio personaggio, che si fa uccidere per sempre e un numero indecente di volte nel tentativo di arrivare in fondo a un sotterraneo sempre diverso e sempre più pericoloso. Rappresentato come sfida suprema all’immaginazione da caratteri di testo e poco più.
Ha scritto Marco a segnalare (grazie!) una pagina da leggere, scritta da un altro Marco di nome Arment, gran programmatore: La differenza tra lo sviluppo iOS e Android e perché non è solo una questione di numeri.
Ringrazio Stefano per avermi segnalato due link che replico più che volentieri.
Uno si intitola Every Second on the Internet ed è una visuale particolare sul mondo in cui viviamo.
Dopo l’orgia di paragrafi tossici che mi sono imposto ieri, ho cercato nient’altro che evasione e l’ho trovata nel Terminale, grazie a questo consiglio di Command Line Magic per ravvivare i toni della shell Unix:
Brogue o Sil sono cose molto più serie di certe pagine di quotidiano online, specie in tempo di vacanza e relax; la segnalazione di Bruno impone peraltro attenzione.
Buon Ferragosto! Mario ha descritto nel modo migliore il senso di iOS applicato alle vacanze.
È la sera dei miracoli, fai attenzione: Se questo post si legge, la chiavetta ha trovato un filo di banda nella cella di una piccola ma sovraffollata località balneare quasi al culmine del delirio agostano. qualcuno nei vicoli di Roma ha scritto una canzone. Io no. In compenso nella giornata ho riveduto parti del prossimo libro su OS X Mavericks, visitato amici, spostato temporaneamente la residenza di qualche centinaio di chilometri, ricominciato a fare backup regolare su Time Machine, fatto un timido (e per ora inutile) tentativo di cominciare un personaggio su Runescape e provato iBooks e Mappe sul Mavericks stesso.