La rete stanca
Quando non funziona, quando è fatta male, quando chi dovrebbe fornire un servizio non capisce, quando ti senti un salmone a valle della cascata e sopra c’è l’orso che aspetta.
Quando non funziona, quando è fatta male, quando chi dovrebbe fornire un servizio non capisce, quando ti senti un salmone a valle della cascata e sopra c’è l’orso che aspetta.
All’inizio sono rimasto scettico di fronte all’affermazione di Matt Gemmell per il quale il computer perfetto è un MacBook Air 11”.
Il primo messaggio è l’uscita di una versione notevolmente aggiornata di Dwarf Fortress, il gioco di ruolo che sembra una cosetta a interfaccia testuale e invece racchiude un mondo capace di lasciare senza fiato.
Giusto ieri ho partecipato a una chiacchierata sugli ultimi progressi della piattaforma Adobe, organizzata da Burson-Marsteller Italia e tenuta dal sempre impeccabile Matteo Oriani.
Parola del presidente della Federazione nazionale ciechi americana.
Si moltiplicano i segnali che mostrano Apple di fronte alla scomparsa di Steve Jobs non come chi incontra una battuta d’arresto bensì come la fine di un capitolo e l’inizio del successivo.
La ragione per cui creare una singola interfaccia che vada bene per tutti è un’arte talmente complessa da rendere molto denaro a chi la sa praticare in modo eccelso, la dimostra Bic – sì, le penne a sfera – che per festeggiare la centomiliardesima biro ha lanciato lo Universal Typeface Experiment.
Mi dicono (scherzo, lo rileva Chitika) che la Developer Preview di Yosemite ha un tasso di adozione quasi quadruplo di quanto avvenne un anno fa con Mavericks. Se tanto dà tanto, l’edizione definitiva e pubblica di OS X 10.10 sarà ancora più adottata di 10.9, che a detta di Tim Cook nel giro di un anno si era presa già oltre la metà delle macchine.
È nota la mia scarsa attitudine all’autopromozione. Qui però si tratta di idee e di questioni contemporaneamente epocali eppure capaci di influenzare pesantemente il nostro quotidiano (non nel senso del giornale del mattino).
Per questo mi permetto eccezionalmente di rinviare alla lettura del mio articolo di oggi su Apogeonline. Per i lettori notturni: il link inizierà a funzionare appena prima delle sette del mattino.
Per una volta considero le mie riflessioni con meno modestia del solito. Spero verrò perdonato.
Anche se andiamo fuori tema, tengo a segnalare come sul canale Music Vault, di YouTube, dove risiedeva un migliaio di concerti dal vivo di grandi band e singoli, ne stiano arrivando altri dodicimila.