Servizi religiosi
Mi scrive Eugenio ed è una perfetta risposta a certi episodi. Quanto sotto, da grassetto a grassetto, è il suo testo.
Mi scrive Eugenio ed è una perfetta risposta a certi episodi. Quanto sotto, da grassetto a grassetto, è il suo testo.
Nel 2014 mi sono trovato ancora a leggere, in ritardo di vent’anni, che chi sceglie Apple è l’adepto di una religione.
Ho fatto a meno del cellulare fino a che ho potuto; era l’oggetto più inutile del mondo. Fino a che ho capitolato, per acquistare un Nokia 3210. Il minimo assoluto, mediocre sotto ogni punto di vista, fin troppo per i miei usi.
Mi pare inutile tentare di fissare un argomento il giorno in cui Apple tiene un evento in diretta planetaria costruendo un secondo teatro davanti al teatro sede della presentazione.
Quanto sotto è tutta farina del sacco di Rossy Koumanova, che ha sempre cose più importanti delle mie da dire.
Il modo migliore per sentirsi inadeguati è frequentare il blog di Matt Might è trovare articoli come Scolpire testo con regex, grep, sed, awk, emacs e vim.
Una delle componenti che hanno fatto la fortuna di iPhone e iPad sono la scarsissima varietà dell’offerta e la sua accessibilità universale, o quasi. L’operaio e il capitano di industria mirano allo stesso iPad e, al massimo, ci può essere una differenza nella Ram o nella presenza dell’alloggiamento della Sim. Poi, uguaglianza.
Facile accorgersi della gente che si mette in coda davanti ad Apple Store una settimana prima senza neanche sapere che cosa verrà presentato.
Qualche nota appena più approfondita sull’affaire delle (più o meno) celebrità messe a nudo in pubblico attraverso la violazione dei loro account, sia esso iCloud o altro.
Un po’ tutti sono saltati in groppa alla storia delle attricette nude per guardarsi le foto con una buona scusa e soprattutto per massacrare il bersaglio grosso, cioè iCloud, troppo saporito per rinunciare alla tentazione di mordere anche un po’ a casaccio.