I due lati della scatola
Una scatola, come è noto, ha due lati: dentro e fuori.
Una scatola, come è noto, ha due lati: dentro e fuori.
Sono stato da poco a Ferrara, città senza una app ufficiale. Sono andato in macchina, ma se fosse stato il treno non avrei potuto prenotare tramite una app ufficiale. Sono stato in un palazzo antico privo di una app ufficiale a vedere una mostra che non aveva una app ufficiale.
Nel 2013, spiega Horace Dediu di Asymco, per ogni Mac si sono venduti 18,8 computer Windows. Nel 2012 sono stati 19,8.
Finora il mio editor di testo preferito per produrre testo puro e strutturato (leggi: Html) su iPad è stato Textastic: 7,99 euro su iPad, 7,99 euro su iPhone e 7,99 euro su Mac, dove peraltro è impensabile rinunciare a BBEdit.
Perfetta analisi di Ben Thompson su Stratēchery, per spiegare i motivi del trimestre più negativo di sempre per la vendita di computer e i motivi per cui Windows stenta.
Un omaggio al calcolatore personale che ha cambiato la storia, prossimo ai trent’anni, e al calcolatore da tasca annunciato per la prima volta sette anni or sono, dopo di che cambiato tutto.
9to5 Mac pubblica due foto di Chromebook Toshiba. Ovvero, portatili che non hanno un sistema operativo classico ma un sottoinsieme svelto e snello concepito non da Toshiba, ma da Google.
In queste ore si festeggia giustamente l’anniversario del primo annuncio di iPhone ma sta accadendo qualcosa forse di meno rivoluzionario, sicuramente molto più incredibile.
Mancano pochi giorni al trentesimo compleanno di Macintosh, che ricorre il 24 gennaio prossimo. Cade a proposito questo articolo di Looks Good, Works Well, soluzione a un problema che nessuno si era posto e cioè come mai la larghezza della tela virtuale su cui disegnare con il primo MacPaint era esattamente di 416 pixel.
Riccardo ha splendidamente, per quanto crudamente, sintetizzato su Twitter.