Si sapeva che avremmo avuto un OS X 10.10 e un iOS 8, non che avrebbero lavorato assieme fino al punto che metti già un apparecchio e riprendi a lavorare sull’altro come se niente fosse, anche con un programma di posta o di messaggistica.
Nessuno aveva pensato alla possibilità che avremmo potuto ricevere una chiamata su iPhone e prenderla da Mac.
iCloud adesso permette di arrivare a qualsiasi file e aprirlo con qualsiasi applicazione, non importa su che apparecchio Apple, e anche da Windows se si usa il browser.
Per terminare in bellezza la copertura dell’imminente Wwdc, ecco un bell’
intervento di Technologizer su che cosa è successo nelle ultime edizioni della manifestazione e qual è stata la ricaduta sull’opinione pubblica nonché sul mercato delle azioni. Ci sono anche tutti i video in edizione integrale.
L’agenda mi tiene fuori casa quasi tutti i martedì sera e così tendo a perdere numerosi eventi Apple.
Ben Thompson ha scritto un
bell’articolo su Stratechery con le proprie aspettative per
Wwdc, il ritrovo globale di chi programma cose Apple.
Grazie a Roberto per avermi invitato a conoscere Made in Italy Apps, comunità Google+ dedicata alle app nate nel nostro Paese grazie al lavoro di autori che, ricorda Roberto stesso, hanno niente da invidiare a tanti colleghi di oltreconfine.
Mi permetto di estendere l’invito. L’iniziativa è appena partita; scommetto che prenderà piede ben presto. Da ricordare lo hashtag #appmadeinitaly.
Tra i pettegolezzi precedenti il
convegno mondiale degli sviluppatori Apple figura la possibilità che iOS 8 comprenda una modalità di funzionamento di due app affiancate sullo schermo di iPad.
Mi serviva una cosa sul sito dell’Unione Europea. Nel trovarla mi è stato chiesto di partecipare a un sondaggio informativo. Ho risposto sì.
John Gruber e compagni
hanno presentato la versione 2.0 della loro app
Vesper per raccogliere su iPhone annotazioni testuali e fotografiche.
Di ritorno a Malpensa, all’ingresso del Terminal 1, so di poter contare sulle certezze di casa.
Fred Wilson di Union Square Ventures, un grande fondo di investimento tecnologico,
sostiene che per il 2020 Apple sarà fuori dalle prime tre aziende del settore. Il che può benissimo essere, però sorprende il motivo: