A volte i giapponesi si esprimono in modo che per la nostra cultura sembra un po’ ridicolo e infantile ed è un peccato, rispetto a questo
filmato di Shigeru Miyamoto che illustra il mondo 1-1 di Mario, forse uno dei primi livelli più famosi nella storia dei videogiochi, di cui Miyamoto è stato il progettista per Nintendo.
Fa tenerezza la naïveté, il candore che ha portato il marketing Microsoft a pagare quattrocento milioni di dollari la
National Football League americana per promuovere
Surface. Microsoft ha fornito tavolette alle squadre, in cambio di inquadrature televisive ravvicinate in occasione dei timeout. Quello che si chiama product placement al cinema, pubblicità occulta.
L’antefatto è che una serie di lavori, compreso il libro su
El Capitan appena terminato e consegnato all’editore, passa da un contenitore su
BitBucket sul quale si collabora attraverso
Git (si può lavorare in più di uno sullo stesso file nello stesso momento e il software si cura di evitare problemi).
Così l’amministratore delegato di Microsoft ha tenuto una dimostrazione di Outlook
dovendo usare un iPhone sul palco.
Si è già dimostrato come
Apple Pencil non sia una copia dello stilo su Surface Pro 3. Si può fare di più.
La crisi dell’editoria perché la gggente va a leggere su Internet gratis e ne esce convinta di essersi informata.
La cronaca mi spinge a riprendere questo brano (indovina
chi lo ha scritto).
Ci sono consigli anche per Unix e in generale anche per Windows, oltre a quelli per Mac, in [Thought Deposit[(http://www.thoughtdeposit.net). Fatta la premessa, quello che si trova per Mac – se interessa agire ogni tanto da Terminale – non è scontato.
Leggo che Apple Pencil, oltre a
tradire il pensiero di Steve Jobs, sia una copia di
Surface Pen.
Non entrerò in profondità nel post di Paolo Attivissimo su iPad Pro e gli annunci recenti di Apple,
Apple presenta la sua nuova gamma di sonniferi. Mi demoralizza. Vi si leggono cose come…