Cinque anni dopo
Tutti stanno scrivendo di orologi. Preferisco stare sulle tavolette, con questo articolo carino di Cult of Mac scritto per il quinto anniversario dell’annuncio di iPad.
Tutti stanno scrivendo di orologi. Preferisco stare sulle tavolette, con questo articolo carino di Cult of Mac scritto per il quinto anniversario dell’annuncio di iPad.
La guida definitiva alla presentazione di watch, come sempre, è il preludio scritto da John Gruber su Daring Fireball.
Donald Knuth ha settantasette anni e sta lavorando a tempo pieno per terminare la collana di volumi The Art of Computer Programming (Taocp). Prevede di metterci circa vent’anni. Il livello di Taocp è questo.
Più che un’intervista, l’articolo del Financial Times su watch è un altarino a Jony Ive, capo del design in Apple. C’è però questa perla.
Bell’ articolo di BuzzFeed sulla campagna Shot on iPhone 6, che mostra foto da tutto il mondo scattate con l’ultimo modelli di iPhone.
È da pochissimo uscita OneShot, app iPhone che permette di twittare schermate di testo. A che serve? Beh, una schermata come immagine grafica può fare passare su Twitter più testo di quello che Twitter permette. In molte situazioni è la cosa più normale del mondo, magari quando si vuole condividere il ritaglio di un quotidiano, ma anche una pagina web. E poi OneShot fa una cosa speciale: riconosce otticamente i caratteri dentro l’immagine grafica, così da renderli indicizzabili. E questo gli consente (quasi sempre) di ricostruire ingegnosamente l’indirizzo web della pagina di cui è stata prodotta la schermata.
Ogni tanto si legge che su Internet la comunicazione deve essere breve e in effetti pare che l’attenzione dopo il tempo di un Mi piace si azzeri o quasi.
C’è poco da scherzare: Apple c’è dal 1976, ma gran parte del pubblico non ha capito in che direzioni si muove e soprattutto perché. Bravo Horace Dediu di Asymco con la propria guida ad Apple per analisti. (Che poi è una maschera, perché gli analisti non capiscono, ma vabbè).
Samsung ha un problema di mercato perché negli ultimi mesi le vendite non sono andate benissimo. Così ha studiato una soluzione per risollevarsi, come scrive The Verge:
Mentre Samsung ha sicuramente migliorato in modo significativo il design di Galaxy S5 e nello stesso tempo ha aggiornato la tecnologia del telefono con S6, questo ha avuto un costo. Segni distintivi dei telefoni Samsung come batterie removibili, alloggiamenti per schede SD e impermeabilità non si troveranno su S6 o S6 Edge. […] Sono anche state tagliate le funzioni a disposizione; Samsung dichiara una riduzione del 40 percento su S6 rispetto a S5.
Con grande soddisfazione e sonno ridotto al minimo ho messo la parola fine al mio libriccino su Swift, che a questo punto corre seriamente il rischio di andare in stampa tra qualche giorno.