Prendere nota
Ogni tanto riparte il meme che vuole i professionisti abbandonati da Apple. Ogni tanto trovo anche informazioni come questa, in tema musicale.
Ogni tanto riparte il meme che vuole i professionisti abbandonati da Apple. Ogni tanto trovo anche informazioni come questa, in tema musicale.
Scrive Eugenio, dal prossimo grassetto a quello dopo.
In questi giorni si parla tanto di riforma della scuola, di Lim, smartphone e smartwatch, poi trovo una app come questa (e chissà quante altre) e un pensiero mi fulmina.
La mitica, gloriosa catena americana di negozi di elettronica di consumo (e non) è arrivata a una fine ingloriosa e quello che ha ancora del valore viene venduto per tacitare i creditori più fortunati.
La lettura istruttiva – nel senso dell’istruzione e della cultura moderna – consta di questo incredibile articolo sul Tumblr di Instagram e del suo seguito.
Sono giorni in cui c’è una certa agitazione attorno alla scuola italiana, con discussioni, scioperi e controversie. Non sono esperto, ma una cosa la posso capire: se guardo questo articolo sulla configurazione per usare tv in aula, lo trovo geniale. Soluzioni semplici a problemi fondamentali, uno strumento di costo irrisorio rispetto ai benefici, valorizzabile con un pizzico di ingegno e buon senso.
A marzo avevamo scomodato Michelangelo per parlare dell’assenza di un browser dentro watch.
Circa sei anni fa, racconta InfoWorld, il reparto informatico di Cisco Systems cercava modi di bloccare i Mac sulla rete aziendale, “standardizzata” (appiattita) su alcuni modelli di PC Windows.
Sono un praticante di Hearthstone del tutto nella media: poco tempo a disposizione e soldi investiti zero. I risultati sono nella media anche loro.
Il mio libriccino su Swift è in vendita e sono emozionato come uno scolaretto. So per certo che ne sono state vendute almeno due copie, quindi il più è fatto.
A poterlo spiegare è più che mai titolata Molly Watt.