Non è tanto avere un database che contiene tutti i tiri effettuati da Kobe Bryant nella sua carriera di cestista professionista.
È
come te lo fanno consultare, che conta. Il database, direbbe un uomo di azienda, oramai è una commodity. Il 99 percento del valore arriva dall’interfaccia.
Ho sempre trovato comodo tenere nelle applicazioni anche quello che si chiamava Webkit, la versione di Safari derivata dal lavoro degli sviluppatori sull’omonimo
motore di browser open source.
Control-F8.
Mi evidenzia da tastiera i menu grafici di Mac, in alto a destra nella barra. Non sapevo colpevolmente che ci fosse, non mi immaginavo che ci fosse, sbagliavo e chissà quanti secondi di produttività ho perso ogni giorno a staccare le mani dalla tastiera.
È una giornata speciale.
Si sa che certe code fuori dagli Apple Store hanno generato sarcasmo e cattiverie nei confronti di chi le popolava e in quelli di chi possiede lo store.
Ci scusiamo per l’interruzione del blog dovuta a motivi di salute di Lidia, che finalmente si è liberata di un fastidioso virus intestinale, e del padre di Lidia, che – qui non si butta via niente – ha pensato bene di riciclare il virus intestinale che stava per essere dismesso.
In ambedue i casi l’aggravio quotidiano impedisce di andare oltre la stretta urgenza e le priorità lavorative.
Appena possibile riprenderemo le pubblicazioni. Non che non riesca a scrivere dal bagno con iPad, ma è la concentrazione che manca.
Raccomando vivamente la lettura del lungo post di Riccardo sui suoi
momenti personali di quarant’anni di Apple. Non fosse per lo stile sarebbe per la puntualità dei ricordi e della documentazione, o forse ancora per la peculiarità degli aneddoti e delle circostanze. È sempre un pezzo da leggere dall’inizio alla fine.
Scappasse una pausa, va riempita con
l’elenco dei Mac venduti da Apple nel 1996, giusto vent’anni fa, a metà strada. C’è gente che accusa Apple di avere oggi una linea di prodotti troppo articolata. Le uniche risposte dopo quest’altro pezzo potranno essere solo ignoranza o smemoratezza.
Solidarietà a Kanye West, che ha presentato un suo nuovo album sul servizio di musica online Tidal commentando che mai, mai, mai lo si sarebbe trovato su Apple e dopo poche settimane
ha cambiato idea. Capita a tutti di sbagliare.
L’
analisi di Horace Dediu su Asymco dei prossimi quarant’anni di Apple parte inevitabilmente da un riepilogo dei quaranta appena compiuti.
Avevo pensato a sviluppare una storia da primo aprile sul sottoscritto che, in compagnia di un amico, aveva iniziato a fabbricare aggeggi in un garage dell’hinterland milanese, finanziandosi con la vendita del fasciatoio e della culla, oramai superflui per sopraggiunto superamento dei limiti di età della prole.
Su Windows 10
sarà presto possibile usare bash, la shell (il programma di interfaccia a riga di comando) che è da sempre prerogativa di Linux e OS X contiene dalla nascita, anno 2000, per usarla come preimpostata credo da una decina d’anni.