Quickloox

Dal mondo Apple all'universo digitale, in visualizzazione rapida dell'ovvio

29 apr 2016

Il recente Keynote

Zagabria è città placida e moderatamente tranquilla. Il traffico delle ore di punta è pesante; per il resto l’atmosfera è rilassata e la zona pedonale del centro è costellata da grandi pub all’aperto che già alle cinque del venerdì raccolgono grandi folle. In una piazza si esibivano sempre all’aperto le bambine di una scuola di danza moderna.

28 apr 2016

Le informazioni sono scarse

Dimostrazione: un attimo dopo essermi seduto sul volo per Monaco e un attimo prima di entrare in modalità solo aereo, su watch è apparso un messaggio: la app di Lufthansa, onore al merito, mi ha notificato il gate della coincidenza che a Monaco mi aspetta.

24 apr 2016

Ricerca e ritrova

Da dopodomani sera inizieranno le profezie lugubri sul futuro di Apple per il fatto che per la prima volta si noterà un declino anno su anno delle vendite di iPhone.

22 apr 2016

Tre mele

Bellissimo articolo di Jean-Louis Gassée sulle tre epoche di Apple, in occasione dei già menzionati quarant’anni dell’azienda.

Apple 1.0 fu un periodo turbolento: l’ascesa di Apple ][ la sconfitta contro Ibm e Microsoft; speranze e dolori con Macintosh; Jobs messo alla porta, con una successione di amministratori delegati “professionali” e finanze in progressivo deterioramento.

Apple 2.0 iniziò a fine 1996, quando Jobs portò a termine quella che si rivelò una acquisizione inversa di Apple. Dobbiamo molta gratitudine all’allora amministratore delegato Gil Amelio che senza saperlo salvò l’azienda con l’assuzione di Steve per “consigliarlo”. Il consiglio di Jobs? Mostrare ad Amelio l’uscita e insediarsi come Ceo “ad interim”. Jobs stipulò un patto storico con Bill Gates che gli diede il tempo per lasciare che la sua squadra di ingegneri di NeXT ricostruisse completamente Mac OS su moderne fondamenta Unix. Steve scovò anche in azienda Jony Ive cui dobbiamo gli iMac colorati, i primi di una serie di design ammirevoli.