Uno dei principî cardine del design, e la ragione fondamentale per avere una Apple, è levare la complessità dall’esperienza di utilizzo.
I pionieri, abituati a computer semplici, amano la loro complessità perché sono cresciuti mettendoci dentro le mani per sopravvivere. Se avevi un Mac negli anni ottanta ed eri bravo,
ResEdit (che permetteva l’editing delle risorse interne di programmi e sistema) era quasi una medaglia al valore e c’era chi ci passava nottate a esplorare, personalizzare, divertirsi.
Ci eravamo soffermati sul trimestre estivo dei computer da tasca, quando Apple aveva conseguito da sola
più del cento percento dei profitti disponibili. Tutti gli altri avevano lavorato in perdita.
Il trimestre di Natale è andato assai “peggio” per Apple: “solo” il
92 percento dei profitti con il 18 percento delle vendite.
Altre aziende che hanno fatto soldi a Natale vendendo telefonini intelligenti: Samsung (nove percento), Sony (uno percento), BlackBerry (uno percento). Il totale è superiore a cento perché gli altri, complessivamente, hanno perso denaro con apparecchi che non recuperano quello che sono costati. Ci si era soffermati su LG (
duecento milioni di dollari in fumo).
Lorescuba invia immagine del banco di regia di un
noto locale a ridosso della Milano-Venezia, in zona Trezzo sull’Adda.
Non lo sanno quei tecnici, però Apple li ha abbandonati. Attendiamo notizie dai fabbricanti del mixer.

Si parlava di iPhone 7 che, nonostante le critiche,
ha venduto molto bene (parlerò più avanti della questione dei record legati alla lunghezza del trimestre).
Ci sarebbe anche watch, sbertucciato perché non farebbe numeri importanti e non servirebbe ad alcuno, giusto per banalizzare due tra le critiche più comuni.
In realtà pare potrebbero vendersi
circa tanti watch quanti Mac. Secondo Tim Cook, quello natalizio è stato
il miglior trimestre di sempre per watch.
Complotto! Apple ha annunciato fatturato e unità vendute record per iPhone, ma per via di come funziona il conteggio fiscale ha approfittato di un prenatalizio che, invece delle tredici settimane ordinarie, ne ha comprese quattordici.
Se contiamo gli iPhone venduti per settimana, c’è un calo, altro che record. Bugia, inganno, disinformazione,
fake news.
Per legge le aziende americane devono conteggiare un trimestre come composto da tre mesi oppure da tredici settimane. Questa organizzazione costringe ogni qualche anno a registrare straordinariamente un trimestre “bisestile”
di quattordici settimane.
Molte grandi squadre, come i New Englands Patriots, imparano a esercitare la propria superiorità attraverso una gestione molto efficiente della partita. Imparano cioè a vincere di misura, ma vincere sempre o quasi sempre, senza sprecare sforzi aggiuntivi oltre all’essenziale.
Queste squadre chiudono il loro ciclo con una partita dove gli avversari improvvisamente rendono inadeguata la gestione efficiente di cui sopra. La disabitudine a compiere sforzi straordinari costa la partita decisiva. Questo è quanto NON è accaduto ai Patriots, che hanno visto i Falcons correre il doppio di loro, ma hanno applicato la loro economia di gestione e hanno raggiunto i supplementari, per vincere, dopo essere stati in uno svantaggio apparentemente tombale. Quelli che non hanno visto che cosa succedeva sono stati i Falcons.
Mediamente chiunque collega Apple e
Super Bowl attraverso lo spot pubblicitario
1984. È meno nota invece la connessione tramite Hal, l’intelligenza artificiale di
2001: Odissea nello spazio.
La lettura di
questo articolo colma ampiamente la lacuna. Raccomandato per riempire le pause di gioco durante la partitissima, oppure in luogo dello halftime show di Lady Gaga.
Non ho favoriti ma mi piace in partenza l’idea del confronto tra una squadra presente molto spesso al Super Bowl e una molto poco, chi gioca per confermarsi e chi per affermarsi. Madden
pronostica la vittoria di misura dei primi, con i punti decisivi nel finale di partita, e se ha ragione ci sarà da divertirsi, più dell’
anno scorso.
Nel trimestre natalizio iPhone ha superato se stesso con oltre settantotto milioni di unità vendute, oltre le previsioni di chiunque a cominciare dagli analisti, nove scontrini al secondo, un volume (fisico) di affari pari a quello di
seicentotrenta carri armati. È tornato a essere la marca di computer da tasca più venduta al mondo, davanti a Samsung. Non se ne erano mai venduti così tanti, a dispetto di chi descrive il mercato come saturo.
I risultati trimestrali di Apple (i
migliori di sempre) comprendono un consistente declino di iPad, per di più costante da molti trimestri e molti si chiedono il perché.
Marco Arment
argomenta che in fondo iPad sia stato una fase. Produce da
Six Colors due grafici convincenti, appunto quello di iPad che mostra la fase discendente di un’onda e quello di Mac: nuovo record di vendite, sempre a galla con qualche alto e qualche basso, ci sarà sempre qualcuno che ne vuole uno. (Tra parentesi, i MacBook Pro poco professionali, poco espandibili, poco riparabili, con poca Ram, con poca grafica, poca potenza, vanno via come il pane).
Non mi è mai piaciuta l’interfaccia dei servizi
Network Solutions, sempre pronti a proporti un optional non richiesto in qualsiasi situazione, non importa quanto fuori luogo. Però uno lo sa, sta attento, si regola.
Nei giorni scorsi è accaduto qualcosa di più grave: ho acquistato un dominio per cinque anni, al costo di centotré euro e spiccioli. E sulla mia carta di credito sono stati addebitati centodieci euro e spiccioli.
Uno dirà, hanno sbagliato a compilare l’ordine, succede. Invece l’ordine riporta centotré euro.