In Svizzera, ora
Si diceva delle esportazioni in calo degli orologi svizzeri ed ecco arrivare uno splendido esemplare dannatamente simile a un watch.
Si diceva delle esportazioni in calo degli orologi svizzeri ed ecco arrivare uno splendido esemplare dannatamente simile a un watch.
È probabile che il 2015 passerà agli annali come una delle stagioni più sottovalutate nella storia moderna di Apple. Lo mostra bene un articolo di 9to5Mac che passa classicamente in rassegna i dodici mesi passati dicendo anche cose non del tutto scontate.
Passata a malapena una settimana, sappiamo già quale sarà l’argomento di lana caprina per eccellenza nel 2016, come sintetizzato da questo articolo di Apple World Today (sito che peraltro lavora bene grazie a gente brava): iPad Pro può sostituire il mio portatile?
Apprendo dal britannico Metro che Faisall Shugaa, sette anni, ha speso quattromila sterline con l’iPad del papà Mohamed giocando, meglio, comprando in-app dentro il gioco Jurassic World.
Adesso che Swift è linguaggio libero cui tutti possono partecipare, ecco che qualcuno lo ha interpretato come parco giochi dove provare a imporre il proprio capriccio.
Rispetto a quando auspicavo che Apple uscisse con una soluzione per i problemi del tempo di rete ho capito qualcosa più di come tiene il tempo watch, grazie in primo luogo a una intervista concessa da Kevin Lynch al Telegraph.
Se per deformazione tengo sempre l’attenzione alta sul software, a proposito di liste e buone intenzioni per il 2016 va ricordato come si stia diffondendo lo hardware a bassissimo prezzo, siano elaboratori completi oppure schede controller per collegare la qualunque, che costituiranno il percorso di apprendimento e di innovazione per un numero impressionante di persone, soprattutto giovanissime, nei prossimi anni.
E quando, piuttosto in là nella notte, si è deciso ufficialmente di dormire qualcuno è rimasto sveglio, usando Prompt per accedere a un Mud precedentemente concordato.
Se l’anno deve cominciare, che cominci dalle basi: The Art of the Command Line, con tanto di traduzione in italiano per i pigri (no, penso che sia veramente l’ultima volta che accenno alla necessità dell’inglese. Nel 2016 non serve più, o è stato fatto o è troppo tardi).
Fine di un anno, inizio di un anno, piccolo sbilancio per capire su che disequilibri intervenire nel 2016. Almeno nelle intenzioni.